T Porto ovunque

T Porto ovunque

di Michele Massimiliano Mangiullo— –

Oggi Donato non c’è, al Porto di Tricase. Strana la vita, persone buone solari e aggreganti vengono penalizzate da una burocrazia cogente all’isolamento e all’asocialità. Un divieto di sosta imposto dalla Capitaneria di Porto annichilisce quel piccolo spazio-tempo di gioia tanto anelato dal tricasino d’adozione. Ormai telamone ridente di una comitiva permanente, fucina di sorrisi e solidarietà deve sperare in una sorta di moratoria firmata da chi dimostra di credere ancora nell’essere umano e non negli obblighi di una società dispotica al limite di una deriva dittatoriale.

Ero presente anch’io quando con garbo è stato invitato a non essere più sereno perché sempre con garbo gli è stato imposto di spostare l’auto, vera e propria protesi causa una forte zoppìa strascico della famigerata poliomielite. Ebbene, con garbo una bellissima fotografia sociale è stata bruciata da un diktat statale tanto coercitivo quanto mostruoso.

Peccato siano ormai una chimera i princìpi dell’uguaglianza, della solidarietà e della giustizia, sacrificati nel nome della legge, dell’obbligo e dei doveri. Ma davvero vogliamo rassegnarci a subire in modo quasi epicureo i soprusi e le ingiustizie che molto probabilmente domani vedranno vittime anche noi? Non è forse giunto il momento di essere stoici e volgere lo sguardo a chi necessita di un piccolo aiuto? Non faccio invettive perché potrei apparire stucchevole, mi limito solo a riportare i pensieri di molti e contemporaneamente l’indifferenza di tanti, ignari della volubilità della vita. Sono sincero, voglio essere ottimista ed alla luce di tanta attenzione verso le marine ed in particolar modo verso il porto, spero in una sorta di morfosi a migliorare le condizioni di accesso e balneabilità nel medesimo.

Dalle pagine di questo giornale voglio rilanciare un’idea del nostro sempreverde direttore: cambiare la destinazione d’uso di questa infrastruttura. Chiarisco! Il nostro porto a differenza di altri è alimentato da tantissime sorgenti, uno dei pochi in tutt’Italia: questo permette un ricambio d’acqua continuo rendendo il nostro mare cristallino in ogni anfratto. E allora perché non abolire il divieto di balneazione e renderlo una piscina naturale da sfruttare per il turismo con relativa  ricaduta benefica tanto in termini lavorativi quanto economici? Il concetto di resilienza, oggi tanto inflazionato, non è forse saper coniugare al meglio le esigenze territoriali a quelle comunitarie? La conformazione della costa portuale si sposa bene con il desiderio della stragrande maggioranza: fare il bagno universalmente democratico dove sorridono anziani, diversabili, bambini, amanti della sabbia ed amanti dello scoglio.

Insomma un porto veramente inclusivo pronto ad accogliere con il suo lungo braccio ogni singolo Donato che s’innamora di questo meraviglioso paese chiamato Tricase.

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Redazione

4 thoughts on “T Porto ovunque

  • Mi dispiace per il signor Donato, ma faccio presente anche a chi non lo sapesse, che ad Andrano marina vi è uno stabilimento balneare adibito ad accogliere i diversamente abili. Nelle aree portuali vige il divieto di balneazione e non rispettarlo significa come parcheggiare in un parcheggio riservato ai diversamente abili, oltre a tante altre controindicazioni nel fare il bagno nel porto.

  • Ciao Antonio ,apprezzo la tua visione ma al contempo ti pongo una domanda : perché uno deve fare il bagno solo ad Andrano???Non possiamo crescere anche noi?… è vero quello che scrivi sulle aree portuali, ma noi stiamo lanciando una nuova sfida per migliorare la condizione di tutti e creare un indotto economico e sociale che abbia ricadute su tutte le attività tricasine….

    • Buongiorno Max, Noi quisque de populus possiamo parlare e immaginare quanto vogliamo, ma se non c’è la volontà politica di realizzare quanto hai detto è tutta fatica sprecata.
      Allo stato attuale delle cose, quella in questione è un’area portuale e cosi mi spiego anche la cancellazione totale dell’area parcheggi dietro punta cannone) e di fatto vige il divieto di balneazione che nessuno rispetta, con tutti i rischi connessi (sicurezza e salubrità. Se un bambino viene travolto da una barca, su chi ricadrebbe la responsabilità? è risaputo che ci sono scarichi di fogna nel porto, e quindi è alta la percentuale di Eschierichia coli e batteri fecali…) quindi credo che si stia marciando verso la chiusura totale di tutta l’area portuale ai bagnanti.
      Buona giornata

      • Ciao Antonio… purtroppo la stranezza della nostra marina consiste nell’ esatto contrario di quello che affermi, paradossalmente gli scarichi fognari ci sono ovunque escluso proprio il Porto….ecco perché proponiamo una visione di matrice prettamente futuristica funzionale e per certi versi polimorfa…escludendo i parcheggi stiamo andando incontro ad un vero e proprio omicidio turistico con ricadute disastrose su tutte le attività… speriamo i prossimi amministratori tengano presente questa piccola prospettiva di salvezza e non dimostrarsi nescienti delle conseguenze di un atto scellerato….grazie per l’attenzione che dimostri nei confronti della nostra bella cittadina…

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