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BRUXELLES chiama WASHINGTON passando per SPECCHIA
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BRUXELLES chiama WASHINGTON passando per SPECCHIA
Il Consiglio europeo, formato dai capi di Stato o di Governo di tutti i Paesi membri della UE, si è riunito il 26 giugno 2025.
Il 24 giugno si era invece riunito l’Ufficio del Sindaco di Specchia, provincia di Lecce.
Negli stessi giorni Trump faceva annunci discordanti sui dazi da applicare all’Europa.
Tre cose, apparentemente lontane, grandi, medie, piccolissime, sono invece collegate tra loro. C’è un filo rosso che le lega: l’attuale inutilità delle parole date, addirittura delle carte firmate. Questa è l’epoca in cui vale la protervia degli atteggiamenti, degli stili autoritari, recitati con piglio libertario da chiunque detenga il potere.
I 27 del Consiglio Europeo hanno in sostanza ratificato quanto deciso due giorni prima in sede NATO, un riarmo di ogni singolo Stato pari al 5% del loro PIL (tranne la Spagna dove qualche Politico ancora esiste). Lo hanno fatto sapendo benissimo che è una commedia, infilata lì per compiacere il despota Trump, per ingraziarselo, perché sanno che è impossibile smantellare scuola, sanità e trasporti per dedicarsi solo ad un riarmo pazzesco che non garantisce nulla e nessuno.
Trump minaccia dazi infiniti dal giorno in cui si è insediato, nel gennaio scorso, per poi annullarli, abbassarli, procrastinarli, in un balletto senza fine e senza logica. Risultato: dall’inizio dell’anno l’economia USA è peggiorata, l’incertezza domina i mercati, i suoi concittadini saranno le prime vittime. Secondo l’Ocse, gli Stati Uniti saranno infatti i più colpiti, con una crescita in calo dal 2,8% nel 2024 all’1,6% e all’1,5% rispettivamente nel 2025 e nel 2026. Però, può uno come il vecchio Donald dire che si è sbagliato? E possono farlo i Media al suo seguito?
La sindaca di Specchia, Anna Laura Remigi, seguendo l’esempio di Trump e vari, ha deciso di emettere un’ordinanza che così (incredibilmente) recita: “Con decorrenza 29/06/2025 e sino al 30/09/2025 il CENTRO STORICO è interdetto a qualsiasi genere di comizi e/o manifestazioni politiche, esposizioni al pubblico sia esterne sia interne di bacheche volantini e quant’altro sia idoneo a divulgare verso l’esterno attività politica. Questi ultimi possono essere tenuti in altri luoghi idonei, e comunque sulla restante parte del territorio comunale, purché siano, comunque, ad una distanza minima di mt. 200 aerei dal perimetro del centro storico. La violazione della presente ordinanza comporta l’avviso di ottemperanza entro 1 g dalla notifica con ordinanza nominativa indirizzata al responsabile della violazione. Nel caso di persistenza alla violazione si effettuerà la denuncia ex art.650 c.p. e la rimozione coatta, da parte delle forze dell’ordine che cureranno il sequestro, di volantini e/o bacheche!”
A parte un poco salutare burocratese e il punto esclamativo finale, Specchia quindi in estate dovrebbe essere come un villaggio turistico, come un nonluogo in cui la comunità è composta da figuranti che ballano felici la pizzica e sfornano pizze in continuazione, dove i bambini possono usare tranquillamente lo smartphone senza essere disturbati. È tempo di pace sociale e tranquillità: i Decreti Sicurezza di Specchia fanno il paio con quelli del duo Nordio-Piantedosi. Sono inutili (forse anche pericolosi) ma appagano la pancia della propria parte politica. Tra poco Trump potrebbe visitare Cardigliano.
28.06.2025 alfredo de giuseppe
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