Grazie Vito,sei un lettore molto attento...hai fatto un auspicio che sarebbe bello si realizzasse..
Il senso delle idee
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Il senso delle idee
Riflessione sulle elezioni di Corsano e Taviano del 25-26 maggio 2025
di Alfredo Sanapo – –
A seguito del verificarsi della fine anticipata delle esperienze amministrative dei comuni di Taviano e Corsano, negli scorsi giorni è stata avviata la campagna elettorale. La scadenza prematura che ha reso necessario rinnovare i relativi Consigli comunali, origina da motivazioni molto diversi: a Corsano l’improvvisa morte del Sindaco Biagio Raona a pochi mesi dalla riconferma; a Taviano le dimissioni contestuali di 9 consiglieri comunali (6 della maggioranza, 3 dell’opposizione) su 16 totali hanno comportato per legge lo scioglimento del Consiglio Comunale e la decadenza del sindaco Giuseppe Tanisi e della sua giunta.
Tanisi (area centrista del centrodestra) era sostenuto da una lista civica composta in prevalenza da elementi con orientamento politico di centrodestra con altri di centrosinistra. In questa tornata, egli figura come capolista all’interno di una lista civica (“Taviano Guarda Avanti”) con i centristi del centrodestra, Lega e Movimento Regione Salento a sostegno di Serena Stefanelli, vicesindaco uscente. L’altra lista (“Radici e Futuro“) che candida a sindaco Francesco Pellegrino presenta una innaturale (stando alle dinamiche nazionali) alleanza tra PD e FDI e i centristi di area “Ria”. Nonostante l’autonomia decantata da ambedue gli schemi nazionali, le due liste hanno accettato dei testimonial, Paolo Pagliaro e Stefano Minerva rispettivamente. Di fatto, tuttavia, c’è un rimescolamento di carte che risponde più a dinamiche locali basate sulla logica della famiglia, dell’amicizia/conoscenza e dell’interesse che ad attaccamento a precisi valori ideali.
Anche a Corsano prevale la stesse linea di pensiero. Sebbene le liste “Corsano Insieme” facente capo a Pierluigi Ciardo e “Corsano Futura” a Francesco Caracciolo siano riferibili in grandi linee a una sorta di “campo largo” di Centrosinistra nel primo caso e di centrodestra nel secondo, alla resa dei conti prevale la stesse logica “localistica”. Nondimeno, le due liste che “molto probabilmente” si contenderanno la vittoria finale, hanno delle differenze programmatiche: le parole chiave della lista di Caracciolo, che si pone esplicitamente in continuità con Raona, sono la sicurezza e l’infrastrutturazione dei luoghi con particolare attenzione a quelli funzionali all’inclusione, alla vivibilità e allo sport, mentre la squadra di Ciardo, già consigliere provinciale del PD, punta sulla partecipazione a partire dalle periferie e sulla valorizzazione del centro storico.
L’unica eccezione a questa tendenza al localismo è costituita dalla terza lista presentata per le elezioni di Corsano: “Alternativa Proletaria” promossa per l’ennesima volta dall’irriducibile Luigi Russo, il candidato sindaco che crede nella rivoluzione proletaria. Egli auspica una rivoluzione culturale in una duplice accezione: una finalizzata all’istruzione e all’educazione che renda il popolo sempre più consapevole delle mutevoli condizioni dei suoi bisogni e, grazie al possesso acquisito di capacità di analisi critica, sappia attuare le misure per soddisfarli; una finalizzata ad una maggiore partecipazione e socializzazione dei cittadini al fine di creare una comunità equa e coesa.
Si possono non condividere le idee massimaliste di Russo il quale, pur conscio di non vincere, esprime un principio generale condivisibile. Fare politica locale deve essere una battaglia tra idee diverse per risolvere i problemi di una comunità e giungere ad una soluzione per il conseguimento del bene comune. Nell’attuazione di tale proposito, bisogna mettere da parte ambizioni individuali o personalismi, rapporti familiari deteriorati, legami affettivi o beghe personali. Fatto ciò, sarebbe bene aderire ad un’ispirazione ideologica di riferimento nazionale o internazionale della cui validità si è convinti (con la facoltà di ravvedersene sinceramente), fosse anche solo per dare un senso a valori come coerenza, appartenenza o azione coordinata e mai improvvisata.
Siamo sicuri che tutti i candidati diano questo senso al loro impegno politico?
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