Quando si dice che viaggiare in aereo è “green”

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Quando si dice che viaggiare in aereo è “green”

di Gianfranco Mascia*

Sembrano passati secoli quando Greta Thunberg affermava che aveva scelto di viaggiare solo in treno, perché più sostenibile. Adesso il negazionismo avanza, e addirittura il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, ha cercato di difendere la sostenibilità dei viaggi in aereo, affermando che “un pregiudizio ideologico ha fatto del trasporto aereo il principale responsabile dell’inquinamento” e che la riconciliazione con l’ambiente è la chiave per raggiungere gli obiettivi 2030 e 2050. Una visione che molti definirebbero “cool” dal punto di vista retorico, ma che fatica a reggere il confronto con i fatti.

Viaggiare in aereo, i numeri non mentono

Se pensate che volare sia quasi “green”, fate un salto sui dati: studi recenti indicano che, mediamente, un volo emette circa 285 grammi di CO₂ per passeggero per chilometro. Anche grazie al rinnovo della flotta e a misure più smart, si aggirano comunque intorno agli 80–83 grammi per passeggero per chilometro – valori che, se paragonati ai 14 grammi per passeggero per chilometro del treno, sono decisamente fuori gara.

Tecnologia in evoluzione, ma…

Sì, l’industria dell’aviazione ha fatto passi da gigante: aerei più efficienti, carburanti alternativi e nuove strategie operative stanno riducendo l’impatto ambientale. Però, non si può nascondere che il trasporto aereo, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio, resta una delle fonti più imponenti di gas serra nel settore dei trasporti. È un po’ come cercare di convincere il mondo che le sneaker di tendenza non hanno un impatto ambientale: la moda cambia, ma certi fatti restano.

Lotta tra retorica e realtà

Di Palma invita a guardare oltre l’ideologia, affermando che l’aereo è stato ingiustamente incolpato. Ma la verità è che è proprio il suo un atteggiamento “ideologico” a difesa della presunta sostenibilità degli aerei, sebbene il settore stia investendo in soluzioni innovative, i dati scientifici mostrano che l’impatto del trasporto aereo è innegabile. La sfida non è solo “riconciliare” l’aereo con l’ambiente, ma accelerare il cambiamento tecnologico e operativo per ridurre le emissioni a livelli che siano veramente sostenibili.

La ferrovia vince sempre rispetto l’aereo

Quindi, mentre alcuni cercano di “coolizzare” la questione minimizzando l’inquinamento aereo con slogan accattivanti, la realtà resta ben ancorata nei numeri. La vera sfida è trasformare la retorica in azione concreta, spingendo il trasporto su ferrovia, l’unico che abbassa davvero l’impatto ambientale. In un’epoca in cui utilizzare la parola “sostenibilità” è trend e di moda, ignorare i fatti significa correre il rischio di restare indietro. La riconciliazione tra aviazione e ambiente rimane solo un’idea cool: la vera scelta è scegliere.

*Ecologista, giornalista, scrittore. Il suo ultimo libro “Come osate” ripercorre l’avventura dei Fridays For Future attraverso le testimonianze dei suoi attivisti.

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